Illorai
Comune di Illorai
Piazza IV Novembre 2, 07010 Illorai (SS)
Tel. 079 792407 - Fax 079 792656
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Posta elettronica certificata:
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www.comune.illorai.ss.it
Illorai piccolo paese posto a 503 metri s.l.m. presenta un territorio ricco di fascino e di attrattive dove, accanto ad una natura ricca ed incontaminata si percepiscono gli indizi di una storia millenaria, le tracce lasciate dagli uomini che vissero in quest’area sin dai tempi più remoti.
Ambiente e Territorio
A valle , nella frazione di MOLIA una vasta necropoli a domus de janas, testimonia il profondo legame che univa i sardi pre-nuragici ai propri morti e alla vita ultraterrena .
L’ocra rossa delle pareti che rende caratteristici alcuni ambienti richiama il colore del sangue simbolo di rinascita e di rigenerazione. Nella località si insediano anche i romani a cui si deve la costruzione di un incantevole ponte a tre arcate sul fiume TIRSO. Rocce granitiche e alberi di ulivo rendono ancor più gradevole e suggestiva la cornice in cui si trova il ponte. Nell’area montana i numero nuraghi testimoniano l’esistenza di nuclei abitativi risalenti all’ età preistorica. A rendere più interessante la visita monumenti contribuisce lo splendido paesaggio circostante ricco di boschi di leccio e roverelle ultra centenarie. Roverelle come quella di “SA MELABRINA” indicata dalla “vox populi” come la più antica d’europa, boschi come quello di “Sa Cariasa” dove l’azione distruttiva dell’uomo è stata minima se non assente, singolari innesti naturali come quello fra un leccio e una roverella visibile nello splendido parco comunale di jscuvude, consentono a coloro che vogliono trascorrere una giornata in mezzo alla natura, di conoscere e visitare un territorio inesplorato.
Storia
Illorai è uno dei più antichi centri del Goceano, fu abitato in epoca preistorica e fu certo importante nel medioevo, grazie anche alla posizione geografica. Nel suo centro esisteva un convento Agostiniano, che fu chiuso quando il paese dovette subire la decadenza che tutti i centri del Goceano attraversarono sopratutto in età spagnola: la statua di Sant'Agostino e quella di San Nicolò da Tolentino, sono conservate nella chiesa parrocchiale, dedicata a San Gavino, insieme con preziosi oggetti di argenteria appartenenti al convento.